Testimonianza dall’Uganda

Una storia dall’Uganda, Rosalie condivide della sua esperienza come studentessa in outreach.

Rosalie, Studentessa del Cammino DTS 2021

La vita in Uganda è stata una grande avventura, anche se molto diversa dal nostro tempo che abbiamo trascorso in Italia durante la fase delle lezioni del DTS. Siamo ora vicino alla fine dell’outreach e abbiamo visto tanta della bellezza di Dio in questa nazione e della sua Grazia e amore nei confronti delle persone qui. Allo stesso tempo siamo cresciuti più coesi come gruppo, ci siamo divertiti insieme, abbiamo imparato molto e siamo andati incontro a molte sfide del vivere in Africa.

Quando siamo arrivati inizialmente siamo stati con YWAM Hopeland, una bellissima scuola e comunità immersa nella natura e circondata da alberi da frutto. Ora ci siamo trasferiti nella capitale, Kampala, un contrasto completo poiché è una grande città con una popolazione di 1,5 milioni di persone. Qui stiamo lavorando con Via Pacis e non vediamo l'ora di vedere cosa Dio farà prossimamente. Per ora, parlerò di più di ciò che Egli ha già fatto durante la prima metà del nostro viaggio in Uganda.

Ci sono molte storie. Per me, la storia che ha avuto più impatto è stato quando un giorno ci trovavamo in un mercato e abbiamo incontrato un giovane con cui abbiamo passato un po' di tempo a parlare. La ragazza che era con me, Laura, ha sentito da Dio la parola 'battesimo' e così anch'io, quindi ci siamo sentite di chiedergli se voleva essere battezzato proprio in quel momento. Così, con alcuni altri che ci aiutavano, siamo stati in grado di assistere al suo battesimo quel giorno. E lo stesso giorno, mentre condividevamo il messaggio di Gesù, altri 7 sono venuti a Cristo, compresi 3 che prima seguivano l'Islam. Dio è buono!

Un altro bel episodio è accaduto mentre andavamo porta a porta a visitare le persone nelle loro case. Ci trovavamo in un villaggio e già nella prima casa che abbiamo visitato c'era una ragazza che stava male e ci è stato chiesto di pregare per lei. Dopo aver pregato per lei, ci è stato chiesto di pregare per tutti i malati del villaggio, circa 20 persone, mi sentivo davvero come un dottore. La gente aveva così tanta fede nella guarigione. Dopo aver sentito le persone qui essere davvero grate di essere ancora vive nonostante le loro malattie, ora ho veramente una mentalità diversa.

Abbiamo affrontato alcune sfide durante questa missione, una delle più grandi è stata il numero di volte in cui ci siamo ammalati. Abbiamo avuto molte volte intossicazioni alimentari e altre malattie. Qualche giorno fa ho avuto un'ustione di secondo grado, e almeno ogni settimana qualcuno deve andare in ospedale... Inoltre, anche la lingua è stata una barriera per noi, ma siamo stati benedetti nell’avere persone della base YWAM che traducevano per noi!

Durante questo periodo siamo diventati molto più uniti come squadra e ci siamo divertiti molto insieme. La mia squadra mi ha sostenuto di recente quando ho deciso di battezzarmi, è stato un momento così speciale per me. Ci stavo già pensando da tempo, ma per me era più un dovere, che Dio mi chiedeva, ma non lo sentivo dal cuore. Ma poi è diventato qualcosa di diverso quando abbiamo battezzato il ragazzo che abbiamo incontrato al mercato, allora ho avuto il desiderio anche io di battezzarmi.

Il nostro lavoro finora non è stato sicuramente facile, ma ne è valsa la pena! Abbiamo parlato con più di mille persone dell'amore di Dio per loro. Sono sicura che non dimenticheremo mai questo cammino che abbiamo fatto!

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